Augustin Navarro, Ciclista con Fair Play

(sopitas.com)
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Sarà che a Natale si è tutti più buoni.
Sarà che in questo periodo c’è un’esigenza generale condivisa di gesti umani, corretti, leali e delicati.
Saranno forse tutte queste cose insieme, e magari molte altre ancora; fatto sta che il gesto del ciclista spagnolo Augustin Navarro ha già fatto il giro del mondo.

Scenario dell’accaduto, la quindicesima edizione del Gran Premio Santa Barbara di Puente Viesgo, tappa di una manifestazione di ciclocross del calendario spagnolo.
Protagonisti della vicenda, il 37enne Navarro appunto, e Ismael Esteban, corridore del team Maestre Bikes.

Per quest’ultimo, quella di domenica scorsa sembrava proprio essere una giornata no: seppur sempre nel plotone di testa, ha infatti dovuto fare i conti con due problemi meccanici lungo il percorso – con conseguente rincorsa per rientrare nel gruppo dei primi. Quel gruppo che raggiunge e che tira fino a poco prima del traguardo.
Già, perché a un chilometro circa dall’arrivo, la beffa finale: foratura della gomma. Esteban non si perde d’animo: nonostante la fatica e le energie spese, si carica la bicicletta sulle spalle e inizia a correre verso la linea d’arrivo.
Purtroppo per lui, lo sfilano due avversari che vanno ad agguantare le medaglie d’oro e d’argento – Kevin Suarez e Oscar Pujol rispettivamente primo e secondo; e poi sopraggiunge il terzo, Augustin Navarro.

Il bronzo è decisamente alla sua potata: potrebbe sorpassare l’avversario e involarsi verso il traguardo. E invece…e invece il fair play ha avuto la meglio: Navarro ha scortato il suo avversario fino all’arrivo facendogli così conquistare il bronzo, ed assicurandogli quindi un posto sul podio.
Perché lo ha fatto? Perché ha ritenuto Esteban sportivamente migliore di lui – almeno quella fantomatica domenica 13 dicembre.
Perché ha riconosciuto in lui una preparazione, una grinta e una forza tali da considerarlo meritevole di un piazzamento sul podio, dopo una lunga tappa corsa sempre in testa nonostante le disavventure tecniche.
Perché una foratura, e quindi la sfortuna, non potevano privare della soddisfazione di un posto d’onore un atleta che avrebbe meritato di vincere dal primo all’ultimo chilometro.
Perché la correttezza, la lealtà e il fair play valgono più di tutte le medaglie.
E domenica, con il suo gesto, Augustin Navarro ha conquistato quella più preziosa: quella che fa di lui un atleta, un uomo umile, giusto e vincente. Un modello da prendere ad esempio nello sport e nella vita.

A cura di Chiara Franzetti

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