“Il campione è tornato”, J.R. Moehringer

IlCampioneétornato

Rating “Lo Sport Insegna®”: 4/5

Un Autore molto interessante, vincitore del Premio Pulitzer con “Oltre il Fiume” e autore di un suo primo libro di grande successo dal titolo “il bar delle grandi speranze”, nominato da molte riviste miglior libro dell’anno alla sua uscita. Ha inoltre lavorato alla stesura dell’ottima biografia di Agassi (di cui trovate la recensione sempre nella nostra rubrica) dal titolo “Open”.
Il libro nasce da una vecchia inchiesta giornalistica condotta da Moehringer per il Los Angeles Times nel maggio del 1997.
La storia è quella del pugile Bob Satterfield, uno dei pesi massimi più forti degli anni Quaranta e Cinquanta, scomparso dalla scena all’improvviso.
“Era un bomber” disse lo storico del pugilato Bert Sugar. “Ma era vulnerabile. Se non ti stendeva al primo pugno, finiva al tappeto al secondo.” Aveva un piccolo problema a detta di tutti: non sapeva incassare.
Sulle tracce di Bob Satterfield, Moehringer si imbatte in un senzatetto che tutti chiamano Campione il quale sostiene di essere Satterfield: la somiglianza del viso, il fisico imponente, le mani enormi e i racconti precisi di tutti gli incontri vinti e persi in carriera fanno credere all’inviato del Los Angeles Times di avere tra le mani una storia pazzesca e credibile.
Per trovarlo fa di tutto: esplora obitori, chiese, ospedali, biblioteche, palestre, archivi di polizia, fino ai marciapiedi di una piccola città del Midwest.
“Il campione è tornato” non è però solo una storia di boxe, ma molto di più e racchiude in sé diverse storie: quella di un falso pugile, quella del rapporto padre e figlio e quella dell’identità, perduta, nascosta e smascherata. In 80 pagine – che si leggono in un paio di ore al massimo- l’autore usa tutta la sua abilità nel coinvolgere il lettore nella vicenda e nel tenerlo incollato al libro dalla prima all’ultima pagina.
La continua ricerca dell’uomo altro non è che la metafora della vita: siamo tutti un potenziale mistero, siamo tutti alla ricerca di qualcosa e soprattutto lo siamo costantemente. Che si tratti di un padre o del proprio passato, che sia la ricerca di un riscatto o la necessità di un cambiamento. Per farlo siamo disposti a tutto, spesso anche ad ingannare noi stessi. Ed infatti Moehringer scrive: “Ogni uomo è un mistero. E’ questo che mi ha insegnato Campione. La maturità è sapere quando risolvere il mistero di un altro uomo e quando rispettarlo.”
Il libro è ben scritto anche se – a mio avviso- non merita il voto massimo del Rating se comparato agli altri libri dello stesso autore sopra menzionati. La scrittura è secca, rapida, profonda, avvolgente e carica di dettagli: ti conquista facilmente!

A cura di Lorenzo Ruspi

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