Intervista a Igor Cassina

(Foto © Giuliano Prili/FGI)
(Foto © Giuliano Prili/FGI)

Come e quando ti sei avvicinato al mondo della ginnastica artistica?
Mia sorella Mara praticava questo sport e ho seguito le sue orme…

Da piccolo quali erano gli sport che praticavi? E’ stato un amore a prima vista quellocon la ginnastica artistica o ci sei arrivato per gradi?
Ho praticato judo per pochi mesi e da quando ho conosciuto la ginnastica artistica è nata da subito una grande passione…ho fatto un po’ di sci ma dopo un infortunio mi sono dedicato solo al mio sport.

Che ruolo hanno avuto i tuoi genitori, la tua famiglia nello spingerti a praticare sport e nell’incoraggiarti ad arrivare dove sei arrivato?
Le persone più importanti sono state i miei genitori,non mi hanno mai spinto e mi sono sempre state vicino e di aiuto,se non fosse stato per loro non avrei mai realizzato il mio sogno.

Quali sono stati i tuoi maestri di vita e di sport? Quali sono i tuoi modelli?
I miei allenatori sono stati indubbiamente importanti,il mio idolo Dimitri Bilozertchev, un campione russo degli anni ’80.

Cosa ti sentiresti di consigliare ai giovani (anche ai più piccoli) che si avvicinano oggi alla tua disciplina?
Di fare sport per divertirsi e crescere con sani valori, poi verrà l’aspetto agonistico e lo potranno vivere serenamente.

Quali sono i valori chiave per te nello sport che pratichi e che – a tuo avviso – possono essere usati dai più giovani nella vita di tutti i giorni e dai manager all’interno delle organizzazioni aziendali?
Rispetto, disciplina e seguire le regole fanno la differenza se abbinate poi alla giusta autostima e determinazione.

Come si dosa lo stress e si vince anche sotto pressione?
Le tensioni e lo stress ci sono e bisogna estraniarsi da tutto e focalizzarsi nel ripetere dentro di sé il proprio gesto tecnico con naturalezza.

Quale è fino ad oggi il ricordo più bello della tua carriera agonistica? Che immagini hai davanti ai tuoi occhi? Perchè è il ricordo più bello per te?
Il 23 Agosto 2004 ho realizzato il mio sogno con l’Oro di Atene: aver visto sul tabellone il mio nome e il punteggio con la prima posizione è stato un momento unico e indescrivibile!!!

Se dovessi citare un avversario con il quale hai gareggiatoe per il quale ricordi un aneddoto particolare che descrive la sfida tra voi due chi ti viene in mente? Ci racconti questo aneddoto…
Alexsej Nemov l’ho sempre ammirato: nel 2003 ai Mondiali di Anaheim sono arrivato secondo e lui terzo e ad Atene hanno interrotto la gara per 15 minuti per lamentele del pubblico sul suo punteggio basso.Finale storica con episodi di interruzione gara e modifica punteggio mai vista.

C’è mai stato un momento nella tua carriera dove volevi smettere o c’è stato un episodio/ un motivo che ti aveva portato a dire basta? Se si…in quell’occasione cosa ti ha fatto reagire?
Nel 2000 sono stato escluso dagli Europei e volevo lasciare visto che era l’unica opportunità per andare a Sidney, però ho comunque deciso di allenarmi per gli Assoluti, li ho vinti e sono poi andato alla mia prima Olimpiade.

3 pregi e 3 difetti del tuo carattere e come impattano sul tuo ruolo di atleta
Difetti:a volte permaloso se mi fanno le battutine legate a invidia ecc.
Pregi:disponibile e paziente

Che opinione hai degli atleti che in momenti di difficoltà cercano delle “scorciatoie” (doping o altre forme) per raggiungere con meno sforzi i propri traguardi?
Il doping è una piaga dello Sport,non concepisco come alcuni atleti possano gioire nell’ottenere risultati grazie all’uso di sostanze proibite e dannose poi per l’organismo,ci sono poi anche situazioni particolari dove posso “capire”, ma non condividere il perché dell’utilizzo di certe sostanze.
Il risultato finale deve dipendere solo dalle nostre rinunce, dalle fatiche e dall’impegno.

Quanto è difficile bilanciare la tua vita agonostica a quella privata? Bisogna essere campioni anche in questo?
A volte si bisogna essere molto strategici per riuscire a conciliare entrambe le cose e soprattutto fa la differenza trovare una persona che capisca i vari impegni legati all’attività.

Quanto è importante per te avere davanti agli occhi degli obiettivi chiari?
Fondamentale e determinante è avere le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere…personalmente mi prefiggo un obiettivo a breve e medio termine e faccio poi di tutto per raggiungerlo.

Rimanendo in tema di obiettivi: quale è il prossimo?
Abbiamo vinto un mese fa il Campionato Italiano della massima categoria con la squadra che alleno, la Pro Carate. Il prossimo arrivare sul podio nei Campionati di Categoria Allievi a Dicembre!!!

Quale è la tua canzone preferita o quale potrebbe essere la colonna sonora dei tuoi successi?
Mi piace un po’ tutta la musica in generale…da Adriano Celentano alla musica commerciale col basso che pompa…a volte sono un po’ “tamarro”…la colonna sonora del Gladiatore mi carica….

Che ruolo ricopre l’impegno Sociale nella tua vita di atleta? Cosa può fare lo sport per aiutare i più bisognosi?
Sono Testimonial AVIS e ADMO e della ONLUS di Alessio Tavecchio: cerco di essere presente più che posso per regalare un sorriso a chi ne ha bisogno più di altri…lo Sport è aggregazione e ci forgia attraverso valori che sono un fondamento per la vita quotidiana,ci aiuta a trovare serenità e a superare le difficoltà.

Sei supestizioso? Hai dei riti scaramantici che fai prima di ogni competizione o degli oggetti portafortuna?
Non sono superstizioso, ma ogni volta che uscivo dalla camera prima della gara doveva essere tutto in ordine.

Quanto ti alleni? Raccontaci la tua giornata tipo.
Prima di smettere 5/6 ore al giorno mentre ora al mattino aiuto mio Papà in azienda(mobili),il pomeriggio alleno i ragazzi dai 6 ai 25 anni e al termine mi alleno per mantenere la forma. Nel week end sempre via per motivi sentimentali (ho la ragazza di Treviso) e per impegni come Testimonial Federale e/o come motivatore ad eventi convention ecc.

Ci racconti il tuo primo successo?
A 15 anni ho vinto il Campionato Italiano Junior a Vercelli ed è stata una gioia immensa…….il primo risultato importante.

Quanto è cambiato il mondo della ginnastica artistica negli ultimi 10 anni? E’ una questione di tecniche? Di preparazione? Di maggiore competizione?
La ginnastica artistica si è evoluta in termini di difficoltà e concorrenza,molte più Nazioni sono competitive e si ricerca sempre più l ‘esercizio quasi impossibile!!!

Cosa significa per te l’andare oltre il limite?
Andare oltre il limite significa portare corpo e mente in una dimensione extra ordinaria,mettersi in gioco per fare qualcosa di impensabile.

Viene difficile fare questa domanda a un plurimedagliato come te, ma…la sconfitta che significato ha per te? Può insegnare qualcosa?
La sconfitta ti fa crescere di più,ti forgia e ti fa capire cosa c’è da sistemare per potersi migliorare: dietro ogni situazione apparentemente negativa c ‘e’ sempre il lato positivo e spetta a noi trovarlo.

Una Laurea con lode in Scienze Motorie e dello Sport: un messaggio chiaro ai giovani? Si devono fare sacrifici ma si può far conciliare studio e sport ottenendo ottimi risultati da ambo le parti?
Lo studio è indispensabile per costruire le basi del nostro futuro e occorre fare delle rinunce, ma la forza che ha l’uomo è infinita e abbiamo un potenziale che ogni giorno è da scoprire. Sono convinto si possa fare bene entrambe le cose.

Quanto pensi sia difficile per un campione di una disciplina selettiva come la tua il diventare un ottimo allenatore e saper trasferire a giovani promettenti tutto quello che hai imparato e vissuto nella tua carriera?
Non è detto che un buon atleta possa diventare un buon tecnico; con umiltà e voglia di imparare si possono creare dei buoni presupposti. Rispetto, disciplina e seguire le regole devono essere il primo insegnamento poi il resto…

Quali sono i tuoi prossimi progetti legati al mondo della ginnastica artistica? Ci puoi dare delle anticipazioni?
Disputeremo i Campionati Italiani Assoluti a Torino a Settembre e commenterò per la Rai i Mondiali di Glasgow qualificanti per le Olimpiadi.

In Italia si parla sempre e troppo di calcio e pochissimo di altri sport considerati “minori”. All’estero è così? C’è una nazione dove la tua disciplina può competere ad armi pari (o quasi) in termini di popolarità con altri sport?
Negli Stati Uniti e in Cina la ginnastica artistica è molto seguita. Per rimanere in Europa in Germania è seguitissima…pian piano anche in Italia avrà sempre più appassionati.

Sei uno dei pochi ginnasti italiani ad aver dato il proprio nome ad un elemento…ci spieghi meglio come è andata…
Nel 2001 ho presentato ai Campionati del Mondo di Ghent un Kovacs teso con avvitamento di 360º sull’asse longitudinale e la Federazione Internazionale ha riconosciuto l’originalità e da allora nel Codice Internazionale dei Punteggi c ‘e’ il movimento Cassina…bella soddisfazione!!!!