Flow e Peak Performance

Valentino Rossi (insella.it)
Valentino Rossi (insella.it)

“Sono rimasto concentrato fino alla fine, la moto era fantastica e io mi sono divertito!”
Valentino Rossi

“Flow” che letteralmente è traducibile come “flusso”, “corrente” è un termine che è stato usato per la prima volta intorno agli anni settanta da Mihály Csíkszentmihályi, un famoso psicologo ungherese emigrato all’età di 22 anni negli Stati Uniti d’America.
Per farvi capire in modo semplice il concetto e l’applicabilità al mondo dello Sport vi invito a pensare a tutte le volte che avete ascoltato espressioni di questo tipo:

– Oggi mi “sento in palla”;
– Mentre eseguo questo movimento “sono in zona”;
– Mi “sento addosso il ritmo giusto”;
– Ero “talmente concentrato” che tutto mi sembrava avvenisse in modo naturale.

Tutte queste espressioni vengono riportate dagli atleti che sperimentano una condizione mentale nella quale sono talmente immersi nella loro prestazione che si sentono sereni, concentrati, “assorbiti” in toto da quello che stanno facendo e si dimenticano di ciò che accade dentro e fuori di loro e spesso persino dello scorrere del tempo.

Molti parlano di “stato di grazia”, di “estasi”, di “momento magico” proprio per evidenziare quanto questa situazione mentale sia positiva per l’atleta che guarda caso la riscontra spesso in concomitanza delle sue migliori prestazioni (peak performances). La peak performance è una prestazione sportiva definita eccellente in cui l’atleta si esprime al di sopra del suo standard abituale, spostando l’asticella verso i suoi massimi livelli.
Chi è in “Flow” agisce mosso da una elevata motivazione intrinseca verso il piacere di svolgere il gesto atletico indipendentemente dal risultato da ottenere che, il più delle volte, è una pura conseguenza: l’atleta in uno stato di flusso è padrone della propria emotività e definisce obiettivi sfidanti, ma allo stesso tempo raggiungibili.
Lo stato di Flow può caratterizzare un’intera competizione come può essere limitato ad alcuni momenti di una prestazione sportiva: il livello di energia psichica associato a questo stato è ottimale come adeguato è il livello di stress associato (si parla di stress positivo o “eustress”)…mente e corpo sono in equilibrio perfetto!
Si parla anche di equilibrio perfetto tra abilità personali e richieste che derivano dalla prestazione da mettere in campo: l’atleta in Flow è profondamente convinto di essere in grado di affrontare e di vincere (spesso) la sfida sportiva che lo attende.
Di contro, In assenza di equilibrio perfetto, l’atleta rischia di vivere stati mentali non ottimali quali noia (compito poco stimolante rispetto al suo grado di abilità) ed ansia (compito percepito come superiore rispetto alle proprie capacità) che vanno a rappresentare dei notevoli ostacoli al raggiungimento dello “stato di grazia”.

(studiopsicologiatorino.info)

(studiopsicologiatorino.info)

Ora che abbiamo appreso le caratteristiche principali dello Stato di Flow è importante dire fin da subito (non vogliamo fare promesse “da mercante”) che questo stato non è riproducibile a comando, ma è evidente che si possa comunque “lavorare” – e consiglio di farlo con l’aiuto di un Mental Coach o con il supporto di uno Psicologo dello Sport- per aiutare l’atleta ad entrare in uno stato mentale che possa spontaneamente agevolare il Flow durante la sua prestazione.
Le tecniche che si possono usare per aiutare l’atleta a entrare in uno stato mentale che agevoli il Flow sono molteplici e non si riducono alla sola visualizzazione usata per creare nella mente dell’atleta un ponte tra azione e oggetto usato per l’azione: non è importante cosa vedi, ma come si è in grado di creare il film dell’esperienza che si vuole vivere.
E ancora: la mente ricorda le esperienze passate e non è complicato con l’atleta andare a lavorare sul ricordo della volta o di quelle volte dove tutto è andato al massimo in modo da estrapolare l’atteggiamento mentale positivo e vincente di quel momento e di replicarlo.
Per le molteplici altre tecniche che si possono usare resto a disposizione per coloro che volessero approfondire la materia e soprattutto metterle in pratica per avere subito un risultato tangibile.

A cura di Lorenzo Ruspi

 

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